La rilevanza strategica del Data Marketing è ormai indiscutibile, la stragrande maggioranza delle aziende è consapevole dell’importanza che riveste per essere competitivi nel mercato odierno. Quanto, tuttavia, la pratica fa seguito alla teoria?
Secondo quanto emerso durante l’ultima edizione di &THEN – la più grande rassegna internazionale di Data Driven Marketing, tenutasi quest’anno a Las Vegas dal 7 al 9 ottobre – solo il 15,3% dei marketer si considera in grado di identificare con chiarezza il proprio target e raggiungere con precisione i propri addressable customer. Ovvero, l’84,7% considera le sue attività di comunicazione come non esattamente targettizzate, con tutte le conseguenze del caso.
Eppure, i dati confermano che il 40% del successo di un progetto di comunicazione è necessariamente legato al possesso di una right list. Quali sono le principali difficoltà che impediscono alle aziende di crearsi queste right list e di avere una precisa cognizione del proprio target? La risposta arriva sempre da &THEN 2018:
- nel 26,3% dei casi, è difficile estrarre dati dai walled gardens (Facebook, Google, Amazon);
- nel 25,4% dei casi, manca un’adeguata pianificazione da parte del senior management;
- nel 24,6% dei casi, non si ha una chiara idea del potenziale ROI.
La risposta a queste problematiche è nell’aumento degli investimenti in soluzioni di marketing-related identity: il 47% delle società intervistate da DMA ha dichiarato che questa è una priorità per il 2019.
La situazione italiana
Recenti stime confermano che nel nostro Paese il livello di consapevolezza è piuttosto elevato: il 75% delle aziende dichiara di conoscere le potenzialità dei Big Data per il marketing e la comunicazione. Affermazione che però si scontra con una serie di altri dati:
- il 57% non applica soluzioni evolute di data analysis per carenza di risorse economiche;
- il 51% afferma di avere scarsa consapevolezza del mezzo;
- il 31% ammette di non avere figure formate sul tema.
La realtà, dunque, parla di un Paese in cui c’è ancora parecchia ignoranza su una tematica che, come si diceva in apertura, è di rilevanza strategica ormai indiscutibile. Il Data Driven Marketing, infatti, utilizza i dati degli utenti per creare strategie di comunicazione e marketing in grado di adattarsi alle esigenze specifiche di dei diversi target. In quest’ottica, raccogliere e gestire correttamente i dati risulta fondamentale, siano essi di tipo demografico, comportamentali e legati al rapporto con l’azienda. Non a caso, i cinque principali driver di adozione delle pratiche di Data Driven Marketing sono i seguenti:
- Necessità di essere maggiormente customer oriented (53%)
- Massimizzare l’efficienza degli investimenti nel Marketing (49%)
- Acquisire maggiore conoscenza di clienti e prospect (33%)
- Crescente disponibilità di dati sui target di riferimento (24%)
- Allinearsi alle preferenze dei customer digitali e non (20%)